Da sabato 19 novembre 2022 a domenica 20 novembre 2022
Sardegna: Al Teatro Massimo và in scena LA COLLINA
TITOLO: LA COLLINA
GENERE COMMEDIA (adattamento teatrale, del libro “La Collina delle anime” di Enrico Valdes e Nicola Castangia, Ed. Carlo Delfino, Sassari)
ATTO UNICO
DURATA 80 minuti
È una formicolante commedia umana che dà vita ad una città vecchia, proiettata verso il futuro. Storia di una “piccola città”, Cagliari, a cavallo tra la seconda metà dell’ottocento e la prima metà novecento, raccontata attraverso i tanti personaggi, le tante vite che l’hanno animata, ognuna racchiusa nella propria vicenda umana e ognuna legata ad altri inscindibili nessi. Una sorta di Antologia di Spoon River “cagliaritana”, poetica e universale.
È un mix, del tutto originale, di lirica e narrativa insieme, vestiti di teatralità che ha consentito, attraverso opportune e originali soluzioni d’autore e di regia, di rendere meno impegnativo il racconto, evidenziando spesso note di ilarità e di leggerezza che lo rendono simpaticamente più fruibile e bene accetto, partendo dalla proverbiale e nota ironia dei nostri concittadini.
Spazio antistante il cancello del Cimitero monumentale di Bonaria: è l’ora dopo il tramonto, quella più propizia al magico incontro dei personaggi della Cagliari di un tempo, sulla cima del colle dove le due città, dei vivi e dei morti, si fronteggiano, poste l’una di fronte all’altra.
La verità dei personaggi, tutti abitanti del quieto cimitero, si manifesta in ognuno di loro: alcuni avvinti ancora dalle passioni terrene, altri placati e lieti, legati dal ricordo che li fa vivere, non nel rimpianto per il passato che non c’è più, ma nell’ansia di raccontare la loro esperienza. È attraverso il ricordo, infatti, che essi possono vivere ancora a distanza di tanto tempo dalla scomparsa, a patto che sia sempre rinvigorita e conservata la memoria dei vivi. Ecco perché tutti anelano raccontare sé stessi, diventando così immortali nel presente. Possiamo definirli “corali”. Essi fanno parte di un unico corpo, partecipano insieme e vivono i ricordi, poiché essi stessi sono reincarnazione del ricordo.
Sulla scena sei interpreti femminili e sei maschili che, in tono narrativo, mai declamatorio, nel bene e nel male, sono veri scrigni di memoria… Ogni loro parola detta è un pezzo di storia…
Tra i personaggi: ce ne sono alcuni sui quali, in particolare, si è concentrata la nostra attenzione. Uno fra tutti Ottone Bacaredda del quale ricorre il centesimo l’anniversario della morte, già stimato sindac o di Cagliari. Gli fanno compagnia: Cenza Thermes, Caterina Devoto, Teresa Mundula, Piero Schiavazzi, Luigia Oppo e lo stesso Giuseppe Sartorio, autore dei loro celebri monumenti e altri non meno importanti, compresa la chiassosa masnada de is piccioccus de crobi...
Ottone Bacaredda (Cagliari 1849 . 1921) fu il sindaco della Cagliari “Belle Époque”, “Sindaco-mito”.
Sotto la sua guida, Cagliari cambiò volto e diventò una città europea. Fu anche letterato, insegnante universitario di diritto, scrisse opere di vario genere, tra cui romanzi, poesie, opere teatrali e saggi giuridici.
Determinato a superare l’immagine di una Cagliari medievale, arroccata e chiusa nelle antiche mura spagnole, Bacaredda promosse un rimodernamento urbanistico che interessò i quartieri storici. Il suo nome è legato alla costruzione di molte opere pubbliche: alcune scuole elementari e superiori, la rete idrica e le fognature, la radicale trasformazione degli impianti di illuminazione, il “Mercato Vecchio” del Largo Carlo Felice, “la palazzata”, i portici di via Roma, il nuovo “Palazzo Civico” (Palazzo Bacaredda) e il Bastione di Saint Remy, la “Passeggiata coperta”.
Contribuì all’aumento della qualità della vita e favorì il conseguente benessere economico e sociale. Incentivò la cultura dei viaggi, del commercio e delle passeggiate all’aria aperta coi giardini, le piazze e i viali alberati… Cagliari diventò, quindi, il principale palcoscenico sociale, mostrando vizi, virtù, contraddizioni e tendenze di una società che si affacciava nel XX secolo. il suo nome compare molto spesso nei quotidiani dell’epoca.
Egli fu, di fatto, uno tra i personaggi più chiacchierati, amati e contestati del suo tempo. Restò in carica, salvo brevi periodi di interruzione, sino alla morte. Ora riposa nel cimitero monumentale di Bonaria. Ottone Bacaredda fu senz’altro uno tra i personaggi chiave della Cagliari di fine Ottocento, che accompagnò con intelligenza ed intraprendenza la città verso il progresso e la modernità.
Nel 2021 ricorreva il centenario della sua morte. A distanza di un anno, causa Covid-19, siamo onorati di partecipare, a modo nostro, a tale ricorrenza.
Pubblicato da Associazione. Nuova Scena
"LA COLLINA"
TEATRO MASSIMO - SALA M2 MINIMAX - viale Trento, 12 – Cagliari
PER GLI ISCRITTI ASSOCARD
LE RECITE DEI GIORNI 19 E 20 NOVEMBRE 2022,
AVRANNO UN COSTO SPECIALE:
Pomeridiano ore 17,30 BIGLIETTO € 7,00
anzichè € 10,00
Serale ore 20,30 - BIGLIETTO € 10,00
anzichè € 13,00