Pubblicato da... La Via del Collegio | Ass. Culturale
Lazzaretto Sant'Elia
Da giovedì 4 luglio 2024 a giovedì 4 luglio 2024

Sardegna: QUESTO SO FARE al Lazzaretto Sant'Elia

Sardegna: QUESTO SO FARE al Lazzaretto Sant'Elia

 

 

 

Matteo? Gesù di Cagliari? 
Ma anche Stuart Arroddu, Eugenio del marketing, Jean Valjean, il fantasma dell’opera, Gringoire e altri.

 

Matteo Siddi: l’artista multitasking, eclettico,poliedrico, il coltellino multifunzione nel cassetto che serve a tutto.
Il comico che dal 2016, attraverso il suo personaggio più famoso , Gesù  di Cagliari dispensa perle di saggezza sarda, per le infinite vie del web,  finalmente nella sua veste più vera.


 

Il 4 Luglio al Lazzaretto Sant’Elia in

“Questo so fare”

 Esilarante e fresco Oneman show con musica dal vivo,
comicità, musical e moderna teatralità.


 

Dopo i meme, i corti, il teatro, il musical, l’ufficio miracoli e le telefonate con l’onnipotente e iracondo papà nell’alto dei cieli di Cagliari.

 

Per la prima volta unico capitano del palco.
Colui che porta con orgoglio la sardità sul palco.
Colui che che non l’agilità di un trapezista salta da un personaggio all’altro. 
Colui che obbedisce all’ordine ricevuto in una delle ultime telefonate con l’altissimo.
“Oh , pà cosa devo fare?”
“Vai e falli ridere, che lo sai fare”.

 

scritto diretto e interpretato da Matteo Siddi
Accompagnato da:
Manuel Cossu piano e voce
Alberto Locci basso
Alessandro Atzori batteria

Con la partecipazione di Roberta Gaviano


 

 

 

 

Spettacolo prodotto da: La Via del Collegio e Impressioni.

 

«Qui l’ufficio miracoli»: il Gesù “casteddaio” che spopola sul web
Matteo Siddi  ** GESU’ DI CAGLIARI

Su Facebook e Youtube ha ormai migliaia di fan e i suoi sketch sono sempre più virali: «Sento tantissimo affetto»

 

L’ultimo servizio attivato, è efficiente e sembra pure parecchio richiesto. “Chiamo dall’ufficio miracoli. Sto esaminando la sua pratica”: dall’altra parte della cornetta c’è Gesù (di Cagliari), all’anagrafe Matteo Siddi. Una sorta di messia del web che non moltiplica pani e pesci, ma con i follower va decisamente alla grande: cercano in lui conforto e risposte per i bisogni più disparati. Tipo Francesca, che desidera l'amore della vita, Efisio meno romantico mira alla PlayStation 5 e Mattia chiede la grazia per superare l’alcol test. Niente giudizi, ovviamente, ma sui fioretti fatti non si transige. Così può capitare che anche a distanza di sedici anni arrivi la chiamata dall’alto per regolare i conti.
La conversione Dentro le vesti impegnative e ambiziose di Gesù sembra starci piuttosto comodo: «È bello, sento tantissimo affetto», dice Matteo, che, superato lo scoglio dei trentatré anni ha appena festeggiato i quaranta e nel mondo reale fa il tabaccaio la mattina; la sera il cantante, attore e maestro di recitazione. «Non so perché, ma la mia vita è in qualche modo sempre stata legata alla figura di Gesù: quando era ragazzino mi dicevano che la mia voce era perfetta per interpretarlo», racconta lui che non è cattolico né credente. Poi la folgorazione: «Nel 2009 vidi il recital Jesus Christ superstar. Me ne innamorai, tanto che poco dopo trovai una compagnia teatrale locale che mi prese proprio per interpretare Gesù». Nei panni di Maddalena c'era Roberta, oggi sua moglie: un'altra strana coincidenza di un cammino che dopo poco lo ha portato ad aprire la pagina Facebook “Gesù di Cagliari”.
Fedeli virtuali Capelli lunghi e neri, fisico esile e un’anima rock ben nascosta. È invece decisamente manifesta la sua bravura: accompagnata dalla giusta dose d'ironia e genialità l’hanno portato a raggiungere oltre 123mila fedeli - laici - su Facebook, e a più di 100mila su YouTube. D’altronde si sa, le vie del signore sono infinite. E Matteo, dal suo esordio nelle vesti di Gesú, le sta percorrendo tutte: ha iniziato con i meme ispirati alle sacre scritture, rivisitate e proposte in chiave decisamente ironica nel web, con un mix tra italiano e sardo. Un successo sin dall’inizio, cresciuto nel tempo a suon di like e commenti entusiastici nei vari social, dove tra l’altro ha affinato l’arte, continuando però a offrire anche preziosi consigli per vivere meglio. In repertorio c’è ad esempio il meme che riguarda l'ultimo giorno dell'anno, dove Gesù parla ai suoi discepoli: «E il 31 ricordatevi di non essere unfrati, perché chi è a mazzabrutta a Capodanno è a mazzabrutta tutto l’anno»